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Rinite allergica, congiuntivite allergica, tosse allergica e reazioni anafilattiche sono i sintomi più frequenti delle allergie nei bambini
Durante la prima infanzia, le allergie più comuni sono legate all’alimentazione come la proteina del latte, uova, miele, arachidi e pomodoro, così come le dermatiti da contatto causate da profumi e coloranti.
I fattori di rischio per le allergie nei bambini sono molteplici e possono influire in maniera diversa sul rischio di sviluppare allergie:
–Storia familiare di allergie
–Esposizione a fumi di sigarette
–Ambiente contaminato: la vita in città
–Alimentazione non equilibrata
Invece i sintomi e i segni di allergie nei bambini possono essere:
–Problemi respiratori:
-Rinite: è l’infiammazione della mucosa nasale
–Congiuntivite
-Eczema: è una condizione della pelle che causa prurito
–Problemi gastrointestinali
È importante che i genitori siano attenti ai segnali del corpo del proprio bambino e, in caso di rilevamento di uno o più sintomi di allergia rivolgersi al pediatra
Diagnosi e test per allergie nei bambini :
l medico conduce innanzitutto un’anamnesi dettagliata,ma potrebbe essere necessario effettuare una serie di test allergologici(test cutaneo, anche noto come prick test).
Il trattamento delle allergie nei bambini richiede un approccio individualizzato e una stretta collaborazione tra i genitori, il medico e il bambino stesso.
Con il trattamento adeguato e una gestione attenta, la maggior parte dei bambini con allergie può vivere una vita sana e attiva.
Prenoto qui una visita con il Pediatra
Chi soffre di insonnia ha, molte strade da intraprendere per migliorare la qualità del proprio sonno.
Tra queste, ad esempio, c’è quella che prevede la rieducazione a buone pratiche del sonno:
👉cercare di andare a letto alla stessa ora ogni giorno – questo aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano del corpo, rendendo più facile addormentarsi e mantenere il sonno durante la notte.
👉provare a svegliarsi sempre alla medesima ora ogni volta (anche nei giorni liberi dal lavoro) – così facendo ilcorpo prende l’abitudine a un determinato ritmo e diventa più facile addormentarsi la sera successiva.
👉porre attenzione all’attività fisica durante il giorno oppure svolta nelle ore serali. Le raccomandazioni più comuni sconsigliano di fare attività fisica intensa la sera perché aumenta i livelli di adrenalina e quindi ritarderebbe l’addormentamento. Tuttavia numerosi studi hanno dimostrato che fare sport può rappresentare un rimedio all’insonnia al pari di un farmaco. L’attività motoria anche a media-alta intensità riduce l’ansia e stanca a sufficienza da favorire il sonno. Infine alcuni esercizi leggeri, come lo yoga o la meditazione, aiutano il rilassamento e quindi il riposo.
👉evitare la caffeina prima di dormire – questa sostanza interferisce con la qualità del sonno. Inoltre, anche il consumo di alcol e di nicotina può avere effetti negativi sul riposo notturno e sulla salute generale.
👉creare un ambiente di sonno confortevole, fresco, buio e silenzioso – ciò significa scegliere un materasso e un cuscino comodi, utilizzare biancheria da letto fresca e pulita e mantenere la camera da letto al fresco. È utile anche ridurre la luce e il rumore, ad esempio utilizzando tende oscuranti o tappi per le orecchie.
Non si può parlare di buona salute se la nutrizione non è adeguata.
L’educazione alimentare rappresenta il primo ed efficace strumento di prevenzione a tutela della salute, tanto come azione quanto come prevenzione.
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-Misurazione del peso
Gli Acufeni danneggiano la qualità della vita: ecco come prevenirli
La prevenzione degli acufeni è fondamentale per evitare che diventino un problema cronico.
Ecco alcuni consigli per prevenire gli acufeni:
Proteggere le orecchie: l’esposizione a rumori ad alta intensità è una delle cause più comuni degli acufeni. Indossare tappi per le orecchie o cuffie con riduzione del rumore può aiutare a proteggere l’apparato uditivo dall’esposizione a rumori dannosi.
Mantenere la pressione sanguigna sotto controllo: l’ipertensione può causare problemi di circolazione e influire sulla salute dell’orecchio interno.
Evitare farmaci ototossici: alcuni farmaci possono danneggiare l’udito. Assicurati di leggere attentamente le etichette dei farmaci e consultare il proprio medico o farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco.
Mantenere una dieta equilibrata: una dieta sana ed equilibrata può aiutare a mantenere il corpo in salute e prevenire problemi di salute, compresi quelli che possono influire sulla salute dell’orecchio.
Il dolore cervicale può manifestarsi localizzato nella zona cervicale o come un dolore che coinvolge la spalla, il braccio o la zona superiore del dorso.
Può essere causato da uno stress meccanico, improvviso e violento, che provoca una contrattura.
Le cause ?
Il dolore alla cervicale è un disturbo associato all’infiammazione dei muscoli, articolazioni e tendini del collo.
Può interessare persone di qualsiasi età e si correla a varie problematiche scatenanti.
Uno dei traumi piu’ comuni a cui si associa è il colpo di frusta ma può essere anche provocato da artrosi delle articolazioni di contatto tra le vertebre.
La postura ?
Ci sono alcune pratiche per attenuare il dolore cervicale o ritardarne l’insorgenza. La prima regola riguarda la postura, che dovrebbe essere mantenuta corretta, per esempio durante le ore di lavoro.
In particolare, il collo dovrebbe essere dritto, in linea con il resto della figura e non ripiegato verso il basso. Quando si dorme, è meglio privilegiare posizioni supine.
Gli esercizi?
Ce ne sono diversi utili per abituarsi ad una postura corretta e rinforzare i muscoli che proteggono la colonna.
Prima di attuarli è bene confrontarsi con lo specialista perché ogni paziente ha problematiche cliniche diverse.
Lo sport?
L’attività regolare è fondamentale per mantenere un buon tono muscolare ed elasticità, entrambi fattori protettivi per l’insorgenza dello spasmo doloroso.
VISITA ORTOTTICA: IN COSA CONSISTE?
Quando si parla di disturbi visivi, spesso si fa confusione sulle diverse competenze e le figure professionali a cui è possibile rivolgersi. Ricollegandoci alla Giornata Mondiale dell’Ortottica (6 giugno 2016) celebrata dall’Istituto San Carlo con un open day di visite a costo agevolato, cerchiamo di fare chiarezza su questo
fondamentale ramo dell’oftalmologia.
Cos’è l’ortottica?
L’ortottica è una branca dell’oculistica che si occupa dei deficit muscolari, innervazionali e sensoriali che colpiscono l’occhio e della loro riabilitazione. Attraverso le valutazioni ortottiche, lo specialista può identificare i vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo), diagnosticare e trattare strabismo, ambliopia (occhio pigro), diplopia (il vedere doppio) paralisi oculari, confusione e problemi di lettura (deficit di convergenza). Di competenza dell’ortottista sono l’esecuzione dei test oftalmici, la prevenzione visiva in età infantile mediante screening nelle scuole materne ed elementari o presso studi pediatrici e la prevenzione della sindrome da affaticamento visivo, che colpisce chi lavora al computer (astenopia).
Solitamente una visita ortottica dura circa 15-20 minuti e comprende la misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, del senso della tridimensionalità o stereopsi, della convergenza, dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria, dell’accomodazione.
L’ortottista lavora in stretta collaborazione con il medico oculista, cui spetta il compito di indicare la terapia ottica, ortottica, farmacologica o chirurgica.
Quando effettuare la visita ortottica?
La visita ortottica si rivolge soprattutto ai bambini poiché una diagnosi tempestiva migliora decisamente le possibilità di cura e di guarigione. A partire dalla nascita fino all’ottavo anno è importante sottoporre il bambino a controlli mirati, soprattutto se in famiglia ci sono già problemi visivi, e in presenza di sintomi e comportamenti sospetti: convergenza e divergenza dell’occhio, lacrimazione frequente, occhio chiuso, difficoltà a vedere da lontano, sensibilità alla luce, ritardo motorio, atteggiamenti posturali scorretti e frequente mal di testa.
Nell’adulto la valutazione ortottica è consigliabile in caso di: cefalea, visione doppia, affaticamento della vista da vicino, difficoltà nella messa a fuoco, disagi durante lo studio, la lettura e l’uso del computer.
– Campo visivo computerizzato 60€
– Campo visivo per patente 60€
– Oct maculare (tomografia a coerenza ottica) 80€
– Oct nervo ottico e delle cellule ganglionari 80€
– Pachimetria corneale 40€
– Tonometria 30€
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